Il Marsala Vergine Riserva della celebre realtà vitivinicola siciliana Florio rappresenta un’interpretazione secca e profondamente salina del più noto vino liquoroso italiano. La categoria di Marsala Vergine è considerata la più pregiata poiché lungo il processo produttivo è vietato l’impiego di mosto cotto e mistella, ossia la cosiddetta “concia”, componente che in qualche modo può interferire con l’espressione più pura di questo storico vino fortificato del Trapanese. Ovviamente, essendo un liquoroso, anche il Marsala Vergine è addizionato di alcool di origine viticola o di acquavite di vino, in un processo definito come “innamoramento”. Il Marsala Florio Vergine Riserva nasce da sole uve Grillo coltivate lungo la fascia costiera del comune di Marsala e nell’entroterra della provincia di Trapani. I vigneti, allevati ad alberello marsalese e a spalliera bassa, crescono su terre rosse di medio impasto ricche di sabbia, in un clima caldo e ventilato, tipicamente mediterraneo. I grappoli vengono raccolti a mano in surmaturazione e quindi trasferiti in cantina dove subiscono un’energica torchiatura. La fermentazione alcolica avviene in contenitori di cemento ed è seguita dall’operazione di fortificazione tramite aggiunta di alcool di origine viticola. A questo punto il vino viene invecchiato per oltre 10 anni in un unico fusto di legno da 25 ettolitri all’interno della cantina Garibaldi di proprietà di Florio, situata a Marsala, ad appena 137 metri dal mare. Giallo dorato intenso è il colore con cui si presenta il Marsala Vergine Riserva di Florio, che all’olfatto esprime vibranti sentori di frutta matura, scorza di agrumi, fiori gialli e cereali fermentati, arricchiti da sbuffi marini e note ossidative di frutta secca. Il gusto è secco e netto, molto caldo e avvolgente, con l’energico finale segnato dall’intensa sapidità.
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